lunedì 20 marzo 2017

Terremoto: è necessario ancorare gli armadi ai muri. Ma non troppo

Si dice che il presidio più semplice, economico e sempre consigliato per ridurre il rischio sismico all'interno degli edifici sia quello di ancorare grossi armadi e mobili al muro dove sono appoggiati, in modo da evitare che, ribaltandosi, investano le persone.

Intuitivamente non ci sarebbe nulla da eccepire, se non il fatto che tale accortezza si regge sull'ipotesi che il muro offra solidità in caso di sisma. Ipotesi che purtroppo si rivela infondata.
Ci capita di osservare edifici colpiti da forti terremoti in cui i muri, soprattutto se tramezzi sottili, offrono molta meno resistenza al ribaltamento degli armadi che gli stanno affiancati, come nell'esempio della foto in basso:



In questi casi quindi agganciare l'armadio al muro sperando che questi lo sostenga in caso di forte scuotimento non è una buona idea: "reggimi che ti reggo", secondo un famoso detto.

Un collegamento rigido inoltre, andrà a concentrare tutta l'energia proprio sul collegamento stesso, col rischio di rivelarsi sottodimensionato.

Ma quindi cosa è meglio fare?

Semplice: realizzare un collegamento dissipativo, evitando cioè di rendere solidale l'armadio col muro (come farebbe una comune staffa rigida ad L) ma nel contempo impedire il movimento del mobilio oltre il limite del ribaltamento.

Un collegamento dissipativo può essere banalmente realizzato con due occhielli stoppati rispettivamente al muro e all'armadio e con un giro di filo di ferro, come nella foto seguente:



Il filo deve essere lento e realizzato con una sola passata.
In questo modo l'armadio è libero di muoversi per piccoli spostamenti senza costituire una pericolosa massa sismica sul muro. Quando invece lo scuotimento è forte, l'energia sismica viene indirizzata tutta sul piccolo filo di ferro, per sua natura duttile, che tenderà ad allungarsi dissipando l'energia stessa e mitigando il pericolo di ribaltamento.

La soluzione è forse carente dal punto di vista estetico, ma economica e di gran lunga più efficace del classico ancoraggio con staffe ad L.


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